Taralli

Una leggenda antica narra che i tarallini siano nati dalla necessità di una mamma di sfamare il proprio figlio in periodo di carestia, impastando olio farina e un pizzico di sale formando dei cerchietti e mettendoli a cucinare nel forno.
Intorno al 1400 veniva preparato nelle case contadine ed offerto in segno di amicizia e cordialità agli ospiti assieme ad un buon bicchiere di vino.
Nel 1800 con la stessa pasta venivano realizzati dei pupazzi con cui si decoravano i banchetti nuziali e venivano mangiati a fine pasto con un vino dolce.
I tarallini venivano venduti nelle osterie accompagnava le discussioni che non portavano a nulla di concreto e ci si metteva d’accordo in modo amicale davanti ad un buon bicchiere di vino e qualche tarallino da qui il detto ancora oggi molto usato “ Tutto finisce a tarallucci e vino”.
I tarallini nascono salati arricchiti col tempo da sapori e gusti diversi alle olive, al finocchio, al pepe o peperoncino, fino a diventare anche dolci gustosissimi a fine pasto.
