Curiosità

La Colomba

Tre diverse leggende accompagnano la nascita di questo morbido e profumato dolce Pasquale.

La prima leggenda narra che San Colombano arrivato a Pavia  nel 610, fu invitato con  i suoi monaci dai sovrani longobardi, ad un suntuoso banchetto. Gli furono servite, selvaggina e  ricche libagioni, ma San Colombano e  i suoi rifiutarono poichè era un banchetto troppo ricco per il periodo Quaresimale. La regina Teodolina e il marito Agilulfo si offesero, ma l’abate con diplomazia superò l’ostacolo affermando, che si sarebbe consumato quel pasto solo dopo la loro benedizione. Colombano alzò la mano destra in segno di croce e le carni si trasformarono in candide colombe di pane, bianche come le loro tuniche.
Teodolina fu talmente tanto colpita dalla santità dell’abate, che decise di donare il territorio di Bobbio dove nacque l’Abazia di San Colombano.

La seconda leggenda ha luogo sempre nella Pavia longobarda nel 572, ai tempi del re Alboino, che valicate le Alpi mosse guerra all’Italia bizantina assediando Pavia.
Dopo tre lunghi anni di assedio la resistenza venne vinta e i barbari conquistarono la città, fu allora che  i Pavesi, per evitare la furia dei barbari, offrirono loro soffici dolci a forma di colomba, questo gesto di pace evitò il saccheggio e valse a Pavia il titolo di capitale del neonato regno.

La terza leggenda fa risalire la nascita della colomba alla battaglia di Legnano nel 1176 dove, Federico Barbarossa fu sconfitto clamorosamente dai comuni della Lega Longobarda.
La leggenda narra che durante il momento più cruciale della battaglia due colombe bianche si poggiarono sulle insegne della lega non curanti del pericolo, questo gesto infuse coraggio alle truppe e come segno di buon auspicio furono fatti preparare dolci bianchi a forma di colomba da distribuire alle truppe e al popolo.

Quindi se le leggende ci raccontano che  i dolci Pasquali a forma di Colomba sono sempre esistiti, la storia recente ci porta negli anni 30,  a Milano dove Dino Villani, famoso pubblicitario, ebbe un’idea geniale, utilizzare le macchine del  Panettone in disuso per tutto l’anno per creare un dolce Pasquale ripieno di canditi e uvetta e ricoperto da una deliziosa glassa di zucchero e mandorle a forma di colomba simbolo da  millenni di pace.

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